Domande frequenti sull’interpretazione

Non si applica un onorario dimezzato né si applica un onorario orario perché quando si ingaggia un interprete lo si ingaggia per l’intera giornata. Gli interpreti di conferenza ricevono una remunerazione giornaliera dato che quando lavorano in un convegno di durata ridotta un giorno non possono quello stesso giorno lavorare altrove. Ciò dà il diritto all’organizzatore di chiamare gli interpreti un’ora prima per informarlo oppure tenerli a sua disposizione anche dopo l’evento per un’intervista che possa svolgersi all’ultimo minuto. Nel caso di applicazione di onorari orari gli interpreti di conferenza sono costretti di respingere altre proposte di lavoro di altri clienti. Inoltre il calcolo di un onorario orario non è semplice dato che non è chiaro quando far scattare il cronometro. È necessario far scattare il cronometro quando gli interpreti vanno via da casa per il vostro evento? Forse si dovrebbe calcolare anche il tempo di preparazione dell’interprete dato che per la preparazione di certe tematiche si possono richiedere giorni e non solo alcune ore di studio. Forse il tempo richiesto per arrivare al luogo di svolgimento del convegno deve essere preso in considerazione nella definizione della remunerazione?

Secondo il codice deontologico della SYDISE un interprete può lavorare da solo in modalità consecutiva fino a 3 ore. Oltre le 3 ore si richiedono 2 interpreti.

Secondo il codice deontologico della Associazione Ellenica di Interpreti di Conferenza gli interpreti lavorano sempre in coppia in modalità simultanea e la durata dell’ingaggio non può superare 8 ore al giorno comprese le pause caffè e la pausa di pranzo di durata minima di un’ora. Per convegni con orari di lavoro superiori alle 8 ore si richiedono 3 interpreti a giornata lavorativa.

Perché in entrambi casi si richiedono due  interpreti in modalità simultanea (e rispettivamente due interi onorari) per motivi di qualità. D’altronde è umanamente impossibile che un interprete lavori da solo in cabina per 4 ore. L’interpretazione simultanea richiede la massima concentrazione ed è stato scientificamente provato che dopo 30 minuti di interpretazione simultanea l’interprete si stanca, perde la sua concentrazione e non è più in grado di controllare il suo enunciato. Perciò d’altronde gli interpreti si alternano ogni mezz’ora al microfono. Infine gli interpreti di conferenza non lavorano all’ora ma ricevono remunerazione giornaliera dato che quando un interprete lavora ad un convegno di durata limitata non può quel giorno lavorare da qualche altra parte.

L’interpretazione è proprietà intellettuale degli interpreti. Può essere registrata solo previo accordo specifico compreso nell’offerta sottoscritta/contratto di interpretazione con P&A e previo consenso degli interpreti.

Gli interpreti non sono tenuti a tradurre i film proiettati a meno che abbiano a loro disposizione il testo (copione, sceneggiatura) in anticipo e il suono del film arrivi in cabina mediante il sistema di interpretazione simultanea.

Perché una persona che parla la lingua non può portare a termine questo lavoro. Come in tutte le professioni anche in interpretazione non basta la perfetta conoscenza delle lingue utilizzate ma si richiede formazione specifica per interpreti di conferenza ed esperienza.

Ciò non sarebbe una buona idea perché si rischia di avere un risultato pessimo per i partecipanti del seminario o i congressisti oppure far fallire l’evento organizzato. P&A Interpreters lavorano nella cabina d’interpretazione solo con interpreti professionisti esperti ed affermati.

Certo che lo saranno, a patto che si offra loro un briefing esaustivo prima dell’incontro organizzato e si inviino loro in anticipo tutte le presentazioni disponibili. Gli interpreti sono tenuti a prepararsi prima dell’incontro e forse anche contattare il cliente prima del convegno per chiarimenti.

L’agenda del convegno è necessaria anche in fase preliminare per redigere un’offerta. È importante per decidere sul numero richiesto degli interpreti e delle combinazioni linguistiche nonché su che interprete ingaggiare in base alla tematica del convegno. L’agenda è anche molto importante per gli interpreti quando si preparano per il convegno: possono individuare nell’agenda parole chiave e temi di cui si tratterà. Durante il convegno l’agenda è utile per sapere i nomi e la funzione degli oratori che interverranno.

Gli interpreti di conferenza sono chiamati ad interpretare una vasta gamma di tematiche diverse: da urologia ad insetticidi, e da technique di stampa fino a diritto costituzionale. È importante che gli interpreti si possano preparare adeguatamente, possano studiare e comprendere le nozioni di base e conoscere la terminologia specifica del settore. Perciò gli organizzatori possono aiutare molto gli interpreti a fare il loro lavoro nel modo migliore possibile, offrendo loro un briefing in anticipo, nonché inviando l’agenda dell’evento e tutti i documenti disponibili prima del convegno.

Se l’interprete ingaggiato non potrà venire al convegno per qualche motivo di emergenza, P&A Interpreters sono costretti a trovare un sostituto con qualifiche simili se non identiche.

No, non ci sono. Spesso si deve chiamare interpreti dall’estero per combinazioni linguistiche esotiche particolari. In questo caso si dovranno coprire le spese del biglietto aereo, dell’alloggio, di per diem e della remunerazione giornaliera in base alle norme vigenti nel paese in cui gli interpreti hanno sede.

Gli interpreti lavorano sempre in coppia in interpretazione simultanea da remoto. In ottemperanza al Codice deontologico dell’Associazione Ellenica di Interpreti di Conferenza un impiego in questa modalità di quattro (4) ore pause di 20-30 minuti incluse è considerato impiego a tempo pieno.